Wednesday, February 29, 2012

un po' di foto...

Un po' di foto di lavori a corsi terminati....
Tutte bravissime, vi impegnate cosi' tanto che vale veramente la pena prepararsi per insegnare. Ora spingete le tecniche piu' avanti, personalizzatele e soprattutto fatele vostre!









Brave!
Ieri lasciando Cinzia del negozio: l'Arte della nonna di Lonigo, l'ho trovata sommersa dagli scatoloni....stava freneticamente impacchettando tutto per la fiera di Vicenza Abilmente.


Occupera' lo stand n.318 e mi ha annunciato che mettera' tutti i tessuti a meta' prezzo per poter offrire alle sue clienti nuovissimi tessuti in primavera....approfittiamone!


Intanto questo quilt e' partito per gli Usa questa mattina. E' un semplicissimo quilt cucito da quadrati pretagliati di batik (e' velocissimo fare quilts dai pretagliati tipo jelly rolls o layer cakes).
Era fermo sulla balaustra vicino alla stanza di Jon da un bel po' senza bordo e lo guardavo tutti i giorni passando di la'.
Ho deciso di terminarlo e cosi' ho cercato tra i miei tessuti qualcosa di idoneo per il bordo e ho trovato delle righe e le ho alternate, e' venuto quasi un singolo.
L'ho quiltato con due sfumati Aurifil n. 40 e ho messo all'interno una imbottitura in bambu' visto che andra' in Florida dove fa caldo.



E' per una persona speciale, per il suo compleanno lontano da casa.




Spero che gli faccia sentire il mio abbraccio...


Always stitching
~ Roberta ~


P.S. quando e' stata l'ultima volta che avete dato un abbraccio a qualcuno con un quilt?

Sunday, February 12, 2012

c'e' sempre una prima volta...tutorial!


 Domenica siamo stati a casa per la neve e  nel pomeriggio ho cucito un po'. Un'amica mi ha mostrato da un libro un quilt in stile moderno che desidera realizzare tutto con tessuti in tinta unita (un vero trend rampante negli Usa soprattutto per chi ama il contemporaneo. I Kona Solids sono bellissimi!) e valutando le misure e il design, mi sono accorta che le unita' Flying Geese non erano piatte, ma tridimensionali. Anni luce fa, forse nel 2001 a Briancon in Francia ho fatto un corso con un'insegnante francese dove ho imparato alcune forme tradizionali convertite in origami. Sono sempre stata affascinata dalla bellezza  delle intelligenti piegature giapponesi, quando i miei figli erano piccoli, avevamo preso in prestito un libro dalla biblioteca comunale con facili origami e ci divertivamo a piegare colorati foglietti e trasformarli in rane, uccellini pronti a volare via, cuoricini e altre cose simpatiche, che divertimento, quasi una magia! Il corso non mi aveva entusiasmato molto, ma come si dice: "Impara l'arte e mettila da parte!" cosi' ho fatto! Quindi facciamo un po' di Flying Geese tridimensionali!

Si realizzano con una SOLA cucitura e quindi sono velocissime! Prima decidi di quale misura le vuoi fare: una Flying Geese e' un rettangolo la cui base e' il doppio dell'altezza per esempio cm.5 x 10 oppure cm.7.5x 15. Queste sono le misure piu' usate, ma potete variarle secondo le vostre esigenze tenendo sempre la misura della base doppia di quella dell'altezza. Le misure riportate sono comprensive di margine di cucitura e cioe' mm. 0.6 o il classico quarto di pollice, io ne ho realizzate alcune da cm.5x10. Per fare velocemente  ho tagliato delle strisce di cm.6.25 per tutta l'altezza del tessuto.

Nella immagine di sinistra abbiamo cio' che serve per due unita' Flying Geese una in positivo e una in negativo.

Tagliate 2 quadrati di cm.6.25 e 1 rettangolo contrastante in colore di cm.6.25x 11.25.

Nell'immagine di destra ho posizionato il rettangolo PIEGATO su uno dei quadrati contrastanti (la piegatura e' rivolta verso di me) e poi ho fatto un "sandwich"posizionando l'altro quadrato sopra il rettangolo piegato.


La foto sopra  rende bene come posizionare il tutto. Ora con filo coordinato cucite prendendo il "sandwich"esattamente come posizionato nella foto.
 Potete cucirli a catena uno dietro l'altro senza interrompere la cucitura, e' veloce e si risparmia filo. UNA sola cucitura realizza la Flying Geese!



Ora aprite con le dita il rettangolo centrale e "aggiustate" in modo da formare la Flying Geese. 




  Stirate con ferro  vapore per appiattire bene la forma.


 Io ho deciso di aprire la cucitura sul rovescio del lavoro per snellire un po' lo spessore, ma fate come credete meglio, ognuno ha il suo modo di stirare sul retro e i gusti in fatto di stiratura sono tanti e diversi!


 Ecco alcune unita' Flying Geese, presentano una leggerissima ombreggiatura conferita dalla loro tridimensionalita'. Mi devo ricredere, sono raffinate soprattutto in tinta unita.


Potete metterle in tutti gli assemblaggi che presentano delle Flying Geeese.


Come lavorare le misure? E' facilissimo: ai quadrati della misura finita desiderata aggiungere cm. 1.25 e al rettangolo aggiungere alla misura finita desiderata cm.1.25 alla base e cm.1.25 all'altezza.
Esempio:
F.G. cm.5 x 10
Taglio rotella: 2 quadrati cm. 6.25  e 1 rettangolo cm. 6.25 x 11.25
F.G. cm.7.5 x 15
Taglio rotella: 2 quadrati cm.8.75 e un rettangolo cm. 8.75 x 16.25

Luigina questa e' per te, ma spero che altri le proveranno....non vedo l'ora di vedere il tuo quilt!

Always stitching

~ Roberta ~

P.S. Foto fatte con iphone e nella mia cucina.....non sono eccezionali ma mi auguro rendano l'idea in modo chiaro, fatemi sapere e mandate foto!


Monday, February 6, 2012

best coffee cake


Se aprite bene gli occhi (andate meglio ingrandendo la foto!) vedrete che l' orologio digitale indica le 7:33....era questa mattina ed io ero gia' indaffarata a preparare un dolce da portare ad un incontro di amiche patch.
Si chiama "Best coffee cake" ed e' un classico nella nostra famiglia e molto conosciuto da tutti quelli che sono passati per casa a bere the' o caffe' o lo hanno gustato alla fine di una semplice cenetta.
Ogni tanto lo porto ai corsi ed e' anche conosciuto come la torta del missionario in quanto anche quando i tempi erano duri, riuscivo a servirla senza incidere minimamente sul bilancio familiare quando lavorava solo mio marito (il missionario e' Vincent) perche' gli ingredienti sono praticamente sempre in qualsiasi dispensa si rispetti, di uova ne serve solo uno, il burro viene sostituito dal vostro olio di semi preferito (io uso quello di mais, ma va bene anche di girasole) la farina ce l'abbiamo sempre in casa, lo zucchero anche, lo zucchero scuro si trova in qualsiasi supermercato e gli altri ingredienti sono tutti reperibili anche nell'alimentari all'angolo della via.
L'altra cosa non trascurabile e' che si mescola tutto con la frusta a mano, sporcando una sola ciotola e pochi altri strumenti.
Come sempre se indico una marca particolare significa che ho fatto tutti i miei esperimenti e quella e' l'ideale se non si vuole finire con una "frittata" al posto di una bella soffice coffee cake!




Ecco la ricetta :
Mescolare velocemente fino ad ottenere una “granella”:
 140 gr. di zucchero di canna integrale “Mascobado” ( altro mercato-equo solidale)
140 gr. di zucchero di semola
350 gr. di farina bianca “0”
200 ml. di olio di mais
1 cucch. da the’ di sale fino
Metterne da parte una tazza da the', servira’ per guarnire la torta.

Alla restante “granella” mescolare bene con la frusta  (se usate il mixer deve essere a velocita’ bassa) fino ad ottenere una pastella morbida e liquida:
 un uovo intero
250 ml. di latte fresco fatto inacidire per qualche minuto con un cucch. da minestra di aceto bianco o di mele
una bustina di vanillina
un cucch. da the’ di bicarbonato di sodio
un cucch. e mezzo da the’ di lievito per dolci
un cucch. da the’(o meno a chi non piace molto) di cannella in polvere

Versare la pastella in una teglia da forno della misura interna di cm. 23 x 33 unta con burro o margarina (niente farina). Spolverare con la tazza di “granella” messa da parte e guarnire con 75 gr. di gherigli di noce tritati grossolanamente con un coltello o pinoli oppure se non avete questi ultimi, anche la sola granella va bene.
Infornare a 180 gradi o leggermente meno se e' forno ventilato per 30 minuti (forno preriscaldato) fino a che la coffee cake e’ fragrante.

E’ perfetta accompagnata da caffe’ o the’. Cambiando gli ingredienti specie lo zucchero di canna o la misura della teglia o il tempo e la temperatura del forno, il risultato non e’ lo stesso. Molti supermercati tengono i prodotti equo solidali incluso il Billa, quindi e’ facile reperire lo zucchero di canna.

Enjoy!

~ Roberta ~









Saturday, February 4, 2012

aurifil...




...no, non e' cinese! Da una vita, i filati con cui cucire mi affascinano.  Avendo imparato l'arte del patch negli States durante il mio lungo soggiorno di vita li', ho imparato by "trial and error" cioe' provando e sbagliando che il filato fa e disfa il lavoro :(( !
Negli States ci sono miriadi di marche diverse di filati, in tutti i titoli, tutti i colori, tutte le textures possibili e immaginabili, ti viene l' acquolina in bocca e ti prudono le mani solo a vederli.
Da quando sono in Italia e soprattutto nel campo dell' aspetto educativo patch~art quilt il filato e' diventato una delle mie scelte piu' importanti. Ho usato e provato tutto cio' che c'e' la fuori in tutti i modi, nel lavoro piu' semplice e in quello piu' elaborato.
Con il nuovo trend dell'art quilt, il filato diventa spesso la "primadonna" del pezzo realizzato creando textures interessanti nelle elaborazioni di superficie del quilt, nel patch tradizionale invece un ottimo filato per cucire e per quiltare, assicurano una lunga vita ai nostri quilts, cosa a cui spesso non pensiamo.


In Italia non ci sono molte marche di filati e per anni noi quiltiste ci siamo dovute adattare a un solo filo per quiltare, un solo filo per cucire, massimo due con gamma di colori ridotta.

Negli anni sono arrivata ad avere a casa un vero arsenale di filati delle poche marche disponibili e quindi ad usarli tutti.
Partendo dal presupposto che amo usare solo prodotti di qualita', negli ultimi anni ho usato e amato da subito i filati Aurifil che....non sono cinesi (questa e' la supposizione di una cliente di un negozio quando le e' stato proposto l'Aurifil!), ma italiani!
E' cosi' difficile trovare prodotti italiani specifici per la nostra arte che quando li trovo, li provo e se sono ottimi me ne innamoro e li adopero.
Perche' Aurifil? Perche' e' una linea completa, dal cotone mako' in vati titoli (il titolo e' lo spessore del filato: piu' alto e' il numero piu' grosso e' il filo) adatti a tutto: cucire, quiltare, decorare, ricamare a macchina e a mano, alla lana che si presta anche a cucire e quiltare a macchina oltre che a mano, al poliestere lucido facilissimo da usare e dalla resa sicura sia nella quiltatura, nei punti decorativi e ricami a macchina, il loro metallico "Brillo" e' molto bello e "discreto" in quanto e' un filo metallico insieme ad un filo di sottile poliestere colorato e tutto in 220 colori.


Dopo questa dissertazione qualcuno puo' pensare che io venda Aurifil....sbagliato! Io scelgo i prodotti che uso nei miei lavori perche' mi piacciono e soprattutto perche sono il meglio che io possa trovare sul mercato, con tutto il rispetto per gli altri.
Le "pecche" dell'Aurifil? Una: diventavo matta a trovarlo, in passato lo acquistavo alla fiera di Vicenza e cio' mi legava solo ai colori che comperavo e spesso a casa durante il lavoro sceglievo il tessuto in base al filo che volevo usare e non viceversa come si fa di solito.
Ora lo trovo qui, qui e qui, ma e' ancora troppo poco per me, vorrei vederlo in tanti altri negozi orgogliosamente esposto come prodotto doc italiano.
Come fare? Chiediamolo!

Always stitching with Aurifil

~ Roberta ~


Friday, February 3, 2012

l'Arte di fare


Questa ragazza sorridente e' Desiree. Lei e sua sorella Serena sono l'anima, la mente e le mani dietro al negozio l' Arte di fare, piccolo locale  pieno di creativita'. Dal loro inizio ho collaborato con i corsi di patchwork e si e' formato un bel gruppo di nuove quiltiste sempre desiderose di continuare ad imparare e divertirsi.
Entrambe hanno piu' o meno l'eta' dei miei ragazzi e mi fa sempre piacere vederle, allevia un po' la nostalgia che sento ultimamente!
Abbiamo programmato insieme la stagione dei corsi laboratorio e sono tutti interessanti. Il prossimo e' "Paper piecing" famosa tecnica che permette di realizzare cose piccine e sfiziose in maniera molto precisa, mi servo di un righellino speciale e di una "carta magica" che rimane nel quilt eliminando cosi il tedioso lavoro di rimozione a manufatto finito lasciandolo morbido.



 Ecco alcuni lavori delle ragazze di Lonigo, Vicenza in occasione del corso l'anno scorso, si puo' realizzare un pannellino, una borsa da portare al corso con tutto l'occorrente per il lavoro, c'e' chi lo ha incorporato in un quiltino per un bimbo, chi piu' ne ha ne metta, le idee sono tante!



In questi giorni fino al 18 febbraio, l'Arte di Fare ha messo in promozione i suoi 500 tessuti e sono tutti pronti per essere trasformati dalle vostre mani in cose che saranno apprezzate da una persona a voi cara oppure troveranno posto nella vostra casa rendendo un mobile, un letto o un divano speciali.
Se siete un gruppo e desiderate visitarle per questo evento, ricevono anche fuori dall'orario di negozio, basta telefonare in negozio e fissare un appuntamento.
Perche' non ampliare la vostra "libreria" di tessuti scegliendo un colore o due e collezionandolo in piu' sfumature in modo da lavorare liberamente la prossima volta che avete un progetto che vi frulla per la testa? Oppure quel runner che hai visto nei tuoi sogni o sul giornale....magari un' amica ha avuto un bimbo.....
Aspetta la primavera cucendo un po' o tanto
Always stitching
~ Roberta ~