EBBENE.....il nostro gioco ha suscitato molto interesse da parte di quelle persone che hanno o stanno partecipando a queste iniziative tanto che il gruppo viene seguito molto anche all'estero.
Io mi sono fatta un'idea del perche'....ma ve la svelo alla fine del post!
Dal principio del gioco, Tula ha seguito il suo svolgimento, spesso le mandavamo mails con i progressi fatti e lei e' sempre stata molto carina, facendoci i complimenti e incoraggiandoci, nonche' ringraziandoci per averle dato cosi' tanto rilievo in Italia!
Il suo premio lo ha meritato Luana e prima di farle raccontare la sua storia, desidero condividere la ragione per cui Tula ha scelto il suo, ecco le sue parole:
"Wow! Scegliere e' stato molto piu' difficile del previsto, soprattutto sceglierne uno solo! Ho visto tantissimi City Samplers terminati, ma mai uno che abbia le sembianze di un pappagallo!
Quando ho scritto il libro, ho desiderato che le persone che lo avrebbero usato, nel lavoro scrivessero la loro "storia" con i blocchi. Il gigante pappagallo fa proprio questo!
Vorrei proprio sentire la "storia " che sta dietro a questo quilt e dare un gigante abbraccio a chi lo ha cucito!
Grazie a tutti quelli che hanno partecipato al gioco We love Tula Pink. ognuno di voi ha fatto in modo con il suo contributo ad esso a divulgare il mio libro e i miei tessuti nel vostro incredibile paese, l'Italia."
Poi Tula fa una cosa: "P. S. Rendero' disponibile a tutti coloro che hanno partecipato al gioco il mio pattern Space Dust come download gratuito.....cosi' tutti hanno vinto!"
Che dire? La ragazza e' sportiva!!!
Ma ora diamo spazio alla storia di Luana e del suo pappagallo!
Preparatevi, perche' Luana ha scritto....la sua vita!
" Sono Luana, ho 35 anni, quasi 36 a maggio, oh mamma che vecchia! da 10 anni vivo a Fossalta di Piave (VE) un paese sulle rive del Piave dove ho incontrato il mio tesoro, mio marito Alessandro, colui che mi ha sempre sostenuto in ogni mia scelta. Abbiamo due bellissimi bambini (birbe) Eric di 6 anni e Matthew di 5. Prima di sposarmi abitavo a Zenson di Piave (Tv) con mamma Daniela che in primis e' sempre quella a cui posso chiedere consigli e mi aiuta nelle difficolta', papa' Claudio e' un papa'/nonno con il quale si puo' parlare tranquillamente di ogni argomento come se fosse ancora un ragazzo tanto che quando ci vede all'opera con il patchwork ci dice: "Questa macchina per cucire e' sempre fissa al tavolo eh?" Ho due sorelle piu' piccole di me, Giada e Daiana con cui ho il classico rapporto amore/odio, ma senza di loro proprio non riesco a vivere, ci sgridiamo in continuazione, pero' ci cerchiamo sempre!
Non c'e' molto da aggiungere alla mia famiglia, sono le persone che amo di piu'...un libro sempre aperto dove aggiungere giorno per giorno le avventure che faccio con loro!
Loro mi hanno sostenuto nella scelta di realizzare il mio sogno e far emergere la mia passione per il cucito e il fatto a mano aprendo un'attivita' nel settore a cui tutt'ora mi dedico con impegno, sacrificio e amore!
Ho conosciuto il patch all'eta' di 18 anni ed ogni volta che lo racconto un sorriso e gli occhi lucidi riempiono il mio volto... ho per caso scoperto un corso base (tenuto proprio da Roberta) in un piccolo negozio della zona che frequentavo spesso. Quell'anno Alessandro per il nostro anniversario al posto dell'anello penso' di regalarmi una cosa a me molto gradita: una macchina per cucire!!!! Altroche' solitario!!!!!!!
Fu lui a convincermi a partecipare al corso regalandomi anche tutta l'attrezzatura che mi serviva per il corso.
Da li' ebbe inizio la mia avventura...che mi accompagna da quasi 18 anni, il patchwork e' cresciuto con me, dai piccoli lavoretti per le amiche, la mamma ai quilts per la mia casa, al mio lavoro...trasmettendo alle mie clienti tutto l'amore per quest'arte!
Mi ha spinto a partecipare a questo gioco proprio il fatto che non si trattava piu' del tradizionale, ma di un patch fuori dagli schemi da me conosciuti. avevo voglia di sfidarmi e di creare qualcosa di mio rispettando comunque delle regole. All'inizio vi giuro non e' stato cosi' facile per me abituata a lavorare con colori caldi e stoffe country, trovarmi a lavorare tessuti colorati e con tagli diversi e in pollici!!!Per una vita ho lavorato con la mia stecca in cm. tanto che ha delle sbeccature in quasi ogni angolo...aiutooooo....e la paura di non sapere il risultato che avrei ottenuto. Pero'...questo stile Modern mi prendeva sempre di piu'...aria di cambiamento, di novita' e quel senso di dire: C'e' ancora tanto da imparare nel patch!"
Di mio sono molto disordinata, comincio una cosa per poi volerne fare subito un'altra, sono bizzarra e nulla per me nel patchwork deve essere scontato tanto che a casa tengo un quadernone dove annoto ogni idea che mi frulla per la testa. Cosi' ho fatto per il Tula! Ho fatto tantissimi disegni e schemi prima di arrivare al mio progetto concreto, consumato pastelli, fogli e ...soprattutto nottate!
La mia storia dietro al Tula?
Un giorno la mia amica Simona arrivo' dicendomi: "Luly cosa dici se partecipiamo entrambe ad un gioco patch??? Questa frase mi ha subito emozionata! Fare la cosa che piu' mi piace e farla giocando con lei, mi ha rallegrato al punto che ci siamo buttate a capofitto in questa avventura, sfidandoci a vicenda!
In questo percorso ho avuto anche l'appoggio di mia mamma che ha sostenuto l'idea fin dal principio, infatti il mio soggetto era molto particolare: un pappagallo!!! La scelta che puo' sembrare strana e' data dal fatto che questo quilt volevo dedicarlo ai miei bimbi e ho scelto appositamente un animale che di natura e' allegro e colorato cercando i tessuti piu' adatti per creare l'effetto delle piume, del becco e del trespolo.
All'inizio ogni blocco che cucivo sembrava un caos, ma col passare dei mesi iniziai a vedere che tutto prendeva forma...ero intimorita perche' sapevo che era un soggetto su cui si potevano ricamare critiche o poteva essere travisato.
La sera che l'ho mostrato a mio figlio Eric, ha esclamato: "Mamma, che bello e' un pappagallo!" Avevo fatto centro!
Saro' sincera, giunto il termine del gioco, vedendo i post delle altre tuline, mi e' salita l'acqua alla gola...tutti quei meravigliosi tops colorati, con disposizioni straordinarie...e il mio? L'unico animale? L'unico cosi' diverso??? Ero veramente incerta se postarlo o meno, e cosi' arrendendermi....
Spinta dall'incoraggiamento di mia mamma e dallo sfidare me stessa nel portare a termine questo gioco, me ne fregai e decisi che quella era la MIA idea, il mio progetto e anche se cosi' distante da tutte le altre disposizioni, mi piaceva un sacco perche' era il MIO!!!!"
Che dire???? Conosco Luana da ben 18 anni e ogni volta che interpreta un lavoro, lo fa in modo molto personale, il suo e' stato un pappagallo!!!!!!
Luana, i me dei xe drio frizar.....Traduzione: Luana le mie dita stanno friggendo...
A presto con un'altra vincitrice.
Always stitching,
Roberta
P.S. Ho solo messo a posto alcune cosine qui e li'....le esclamazioni e il resto sono tutte farina del sacco di Luana!
Ah, quasi dimenticavo.....l'idea che mi sono fatta sul perche' siamo seguite anche dall'estero e' che, scusate il campanilismo, ma tutti concorderanno, THE ITALIAN STYLE IS THE BEST!
Tutti gli altri cercano di copiarci!
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