Monday, April 29, 2013

Verona Tessile (quinta e ultima parte)

Prima di introdurre l'ultima parte di questa giornata molto intensa, desidero riportare le parole di Teresa e del consiglio direttivo di Ad Majora che sono state le anime di questo evento veramente monumentale per una Associazione locale.

"Ideare Verona Tessile e' stato quasi troppo facile. La vera sfida si e' rivelata poi rendere concreto quel progetto entusiasmante che ci aveva catturate nel cuore e nella mente. L'abbiamo fatto con pochi mezzi e tanta buona volonta'. Con discussioni interminabili e notti insonni. Con azzardi e a volte inevitabili tensioni. Con passione e un pizzico di follia. Verona Tessile e' il frutto, imperfetto ma sincero di un grande lavoro di squadra."

Ritrovo molto la mia vita passata e presente in queste parole, ogni progetto che ho, insieme ad altri portato avanti non era nulla se tutti non mettevano il loro tassello di lavoro, idee, sostegno nella misura delle loro capacita'. Lavoro di squadra. Facciamolo tutti, essere isole sperdute e sole in mezzo all'oceano e' solo fine a se stessi, non serve a niente. Certo, e' il lavoro piu' difficile che ci sia, ma tutto va (o dovrebbe!) andare avanti in questo modo, dai del tuo, accetta quello degli altri anche quando questo ti sembra diverso, magari si rivela la piu' bella idea, quella vincente, non importa se l'hai avuta tu, se si ha insieme e' quello che conta.

Ora andiamo a Castelvecchio, dove nel bellissimo castello si ammiravano lavori unici e diversi dai soliti, vera Art Quilt: "Evanescenze" Di Amanda McCavour e Gordana Brelih entrambe canadesi.
Non sono quilts, sono opere. L'interpretazione? come si fa a spiegare l'anima di un'artista, a volte devi solo guardare e stare in silenzio.
Non giudicate a priori, guardate e mettete nell'angolo della vostra mente, ritornera' prima o poi e trovera' il suo significato.







 

Queste prime 4 opere di Amanda McCavour e' la ricerca di dare corpo all'assenza, erano impalpabili, il filo dava loro corpo. Tutti lavori realizzati con supporto idrosolubile, una plastichetta che dopo essere stata elaborata a macchina con solo filo, si immerge e sparisce lasciando una realizzazione aerea e impalpabile, evanescente.










Queste opere con i loro particolari (dovevano essere viste in modo molto ravvicinato) erano incredibilmente piene di dettagli, avevano un non so che di "tribale", ma ho letto che erano foglie e un favo. In queste opere, l'artista ti fa avvicinare e ti rivela la sua anima artistica, materiali usati in modo non convenzionale, unico, filo che tiene tutto unito e che parla. Tanto colore, tante elaborazioni tessili.

Siamo arrivati all'epilogo di questo evento e di questo giorno pieno di meraviglie, di cose inaspettate, di lavoro portato avanti da Ad Majora con amore e passione e a loro va un GRAZIE di cuore per averci dato tante emozioni in un luogo solo e in un giorno solo.

Always stitching
~ Roberta ~

1 comment:

Vivi said...

Grazie Roby del tuo report!!!
La mostra a Castel Vecchio era meravigliosa. Sarei rimasta lì mezza giornata solo per studiare da vicino quelle foglie,perchè erano così ricche di particolari e di tecniche usate, che mi incuriosivano tantissimo....anche adesso,non posso far a meno di chiedermi come sia riuscita a creare certi effetti!
.....magari tu lo sai...ti farò vedere le mie foto....
A presto! Un bacio ;)