Monday, March 19, 2012

sitges



Ogni tanto si sente la necessita' di staccare ed era il momento giusto.
A Sitges, una localita' marittima vicino a Barcellona, ogni anno l'Associazione spagnola tiene il Festival International de Patchwork con mostre di vari artisti, un concorso, corsi e l'immancabile fiera-mercato.


Oltre al concorso dell'Associazione intitolato "Conectados" (foto in un prossimo post) hanno esposto gli artisti Elly Sienkievicz, Kaffe Fassett, Brandon Mably, Carol Taylor, Ferret e l'Associazione France Patchwork.


Io e Mariella eravamo in un albergo proprio di fronte al mare e alla fiera mercato...quale sciagura per il nostro portafoglio! Potevamo scendere in pigiama e ciabatte tanto era vicina....
Le panchine della passeggiata marittima erano naturalmente lavorate a piastrelle come di consueto in queste localita' spagnole e tutte con motivi patch diversi.
L'aria era dolce e profumata di mare e siamo state veramente divise fra il goderci l'oceano o goderci le delizie del patch...abbiamo fatto entrambe le cose! Quando eravamo stanche della confusione della fiera, uscivamo e respiravamo un po' di aria salubre del mare, la spiaggia e l'acqua erano pulitissime.
Poi ci rituffavamo nella mischia...
Abbiamo notato delle differenze nel modo di essere e fare sia delle quilters sia degli espositori confronto all'Italia.
La cosa che ci ha colpito di piu' e' stato l'uso del colore vivace e vibrante nei lavori presentati nei quilts degli espositori, finalmente non ho notato tanto giapponese, sobrio e triste e devo dire che pur essendo bello e raffinato, non vedo l'ora di vedere un cambiamento in Italia, credo che la stiamo tiraaandooo un po' troppo a lungo con questo stile, sarebbe ora di voltare pagina.
Naturalmente l'uso del colore in Spagna riflette la loro gioia di vivere e la passione che li contraddistingue in ogni cosa, dall'arte alla cucina e naturalmente questo influenza il patch.
Nell'Italia patch cosa ci contraddistingue e rende Italiani? Qualcuno mi aiuti ad individuarlo perche' dopo tantissimi anni nel settore, ancora non vedo chiaro su questo punto.


Un'altra cosa che ho notato e' che non si facevano dimostrazioni e i lavori esposti erano tutti disponobili in kits con il modello incluso e i venditori erano a disposizione delle clienti per tutte le delucidazioni necessarie, questo incluso l'uso degli accessori patch e delle varie squadre in vendita.
Vi era inoltre una grande varieta' di lavorazioni e tessuti inclusi tessuti africani e giapponesi colorati  Kokka che sono cotoni un po' pesantini dai disegni  giapponesi moderni per cui le americane che seguono uno stile moderno, ne vanno pazze.
L'altra differenza, che sono certa e' dovuta alle regole di importazione diverse dalle nostre, e' il prezzo dei tessuti che e' sensibilmente inferiore ai nostri di qualche euro.


Alcuni stand vendevano articoli di loro creazione come questa divertente signora dello stand chiamato Gitanitas che vendeva esclusivamente bottoni di legno superbamente dipinti a mano, creati da lei e divertentissimi da usare in piccoli quilts o in accessori come la collana, orecchini ed anello fatti a yo- yo su cui faceva bella vista un bottone della serie dei cappellini rossi, il suo stand era cosi' affollato che si faceva difficolta' ad avvicinarsi. Si e' sportivamente messa a disposizione per una foto ed io ho comprato un bottone raffigurante una signora con un cappellino viola in testa.


Oppure lo stand El Patchwork de la Graci  che aveva dei bellissimi cactus (per vederli vai all'archivio del 25 de mayo 2011) disegnati da una ragazza giovane offerti in kit oppure solo il modellino per farli, sembravano veri.....
Io ho fatto i miei acquisti da Nunoya e da due sorelle che tingono la seta ed avevano dei pacchetti stupendi  con pezzi di seta e cordini tinti a mano chiamate Desedamas, i loro lavori sono veramente interessanti e sono state molto generose nel darmi info riguardanti gli stabilizzatori che usano nei loro lavori.
Il peso permesso da Ryan Air e' di soli 10 kg. e noi abbiamo trovato tutti gli espedienti possibili e inimmaginabili incluso portarsi capi di abbigliamento vecchi e poi buttarli via o invece delle creme portare dei campioncini e usufruire dei prodotti offerti dall'albergo per il bagno (grazie Antonella di Venezia per le dritte, sono servite!) e tenere in mano i libri acquistati al momento dell'imbarco....
Sono stata cosi' brava che la mia valigia pesava 4 kg. e mezzo all'andata e 7 kg. al ritorno!


La cittadina storica di Sitges, offre molto, negozi per tutte le tasche e diversificati fra loro, ristoranti sempre operativi visto gli orari di vita tutti portati in avanti in Spagna. La colazione era un pasto completo poi mangiavamo verso le quattro e mezza e non so se chiamarlo pranzo o cena, ma era sempre delizioso visto la cultura culinaria cosi' spiccatamente mediterranea anche questa di prezzo modico.

CONTINUA......

Always stitching
~ Roberta ~



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