"Sono una ragazza del ’57, vivo in campagna a 20 Km da
Venezia. Ho lavorato 27 anni come
impiegata poi dopo la nascita del secondo figlio ho deciso di dedicarmi
esclusivamente alla mia famiglia. Ho un marito ex Uff. di Marina dalla pazienza
infinita e due maschi: Niccolò, 27 anni anche lui Uff. di Marina, che per il suo
lavoro, non vedo quanto vorrei e Pierfilippo, 18 anni, pronto per la maturità
pure lui Nautico. La mia vita ruota attorno a loro ed è la mia gioia, a volte
brontolo soprattutto quando sono tutti a casa, ma ci sta. Nonostante siano tutti maschi mi aiutano
moltissimo, e per questo mi ritengo molto fortunata.
Fin da bambina mi piacevano uncinetto e ricamo, ero attratta
da tutte le arti manuali, ma lavorando il tempo era limitato. Quando ho deciso di rimanere a casa ho iniziato a frequentare corsi country painting e la persona che mi
insegnava, un giorno mi parlò del patchwork, di una bravissima insegnante e mi
fece vedere il suo sampler. E' stato un colpo di fulmine! Ho cercato finchè
sono riuscita a trovare dove tenevano i corsi base, mi sono iscritta e la mia
teacher Roberta Sperandio era così passionale e coinvolgente nella storia del
patchwork, che ne sono rimasta
affascinata.
Emozionandomi ho capito che
non sarebbe mai stato un hobby ma una passione. Questo è avvenuto circa 5 anni
fa, non mi ero mai avvicinata ad una macchina per cucire, ho acquistato la mia
1° Bernina ed è stato solo l’inizio. I miei tempi sono non lunghi, ma lunghissimi,
non ho fretta di terminare un lavoro anzi, mi dilungo per assaporarne punto per
punto, alla fine sono sempre soddisfatta, mentre se mi si mette fretta…..allora
sono dolori….non va bene nulla.
Come detto prima è una passione, adoro
scegliere le stoffe abbinando i colori, progettare, a volte ho delle idee che poi
non riesco a mettere su carta e così rinuncio e mi convinco che forse pretendo
troppo dicendomi “accontentati”!
Quando ho visto il gioco We Love Tula Pink ero curiosa, ma
dato che sono anche un’insicura ci ho rimurginato più di un mese poi ha
prevalso la curiosità del nuovo e mi
sono iscritta, direi che è stato uno dei momenti più belli acquistare stoffe
colorate che mai avevo usato, senza pensare agli abbinamenti, ma solo per il gusto del colore, mi si è aperto il cuore. Da
quel momento ho iniziato ad interessarmi al Modern, sconosciuto ed evitato, ho acquistato i libri che Roberta durante il
gioco consigliava, cercato in internet foto e guardato, ma in modo diverso da
come guardavo prima il tradizionale, ora lo osservo come si analizza un quadro cercando di capire
cosa voleva esprimere l’esecutore del
manufatto. Lo stile Modern, difficile da capire in toto! Mi piacciono molto
i grandi spazi negativi, le forme geometriche, lineari e minimaliste, i colori
freschi con tanto bianco e grigio, sicuramente continuerò a leggere, guardare e anche provare perché mi si è aperto
un mondo!
Quando qualcosa attira la mia attenzione, subito penso come
potrei adattarlo a me, preparo il
progetto a mente lo visualizzo come una foto, poi cerco le stoffe e
abbinamenti, a quel punto faccio uno schizzo, i calcoli, le misure ecc. in corso d’opera cambio, sposto ma facendo sempre riferimento al mio progetto/foto
mentale e raramente mi sposto da quello.
Quando ho intrapreso il gioco Tula, avvicinarmi a fantasie e
colori diversi da quelli del mio carattere non è stato facile. Tanti colori
insieme mi mettevano paura allora ho pensato di dividerli a gruppi, pensando di
fare le 4 stagioni usando i bianco/grigi/azzurri come la nebbia, neve e
ghiaccio per l’inverno, i verdi/ rosa/
viola come i prati ed i fiori in primavera, i gialli/aranci/rossi come
il sole che risplende in estate ed infine i colori della terra beige/marroni
/nero per l’autunno. Durante la lavorazione ho cambiato alcuni pezzetti dei
blocchi perché spiccavano troppo nell’insieme
finchè alla fine ho concretizzato esattamente la foto nella mia mente. Per
l’assemblaggio ho fatto tre prove facendo anche 20 blocchi in più poichè volevo
dare la sensazione della terra e della rotazione, alla fine ho scelto questo perché mi rispecchia di più, con molto spazio negativo, lineare
che mi fa respirare. Il nome “Nostra
Madre Terra” l’ho pensato subito per il susseguirsi delle stagioni, per i
colori che la natura ci offre e che noi possiamo ammirare emozionandoci ogni
momento, giorno dopo giorno prendendo forza da lei che nonostante i vari
imprevisti, continua a ruotare e proseguire per la sua strada all’infinito.
Quando lo riguardo rivedo l’anno passato insieme, momenti belli, felici e molti
blocchi bagnati dalle lacrime per momenti molto difficili, ma nonostante tutto,
mai ho pensato di arrendermi e di non
portarlo a termine."
Chi conosce Donatella, sa che ha passato momenti difficili nella sua vita, forse piu' di altri, ma io posso dire di non avere mai visto il sorriso e la dolcezza sparire dal suo viso e per me questa e' una grande ispirazione e incoraggiamento di non gettare mai la spugna e non richiudersi nel proprio mondo. Grazie Donatella!
Clover ha scelto questo Tula top dicendo: "Clover sceglie questo, anche se e' molto difficile lasciarne fuori altri. Trovo che questo sia innovativo nella costruzione e armonic nella distribuzione dei colori."
A presto. sabato si avvicina.....
Always stitching,
Roberta